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Pubblicazioni

Comunicazione digitale
Numero 1/2005

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Comunicazione digitale
Numero 1/2005

5. Mercati & Tendenze

5.1 La posta elettronica certificata

di Federica Silvestrini (*)

 

Tra i 10 obiettivi prioritari, le linee guida del Governo per lo sviluppo della Società dell'informazione nella legislatura, emanate nel giugno 2002, riservano un grande rilievo alla posta elettronica come strumento di comunicazione interna alla Pubblica Amministrazione.

PEC:
Posta Elettronica Certificata

Nell'ambito della Pubblica Amministrazione ci si è concentrati su un aspetto legale della posta che ha portato a coniare una definizione tutta italiana: la posta elettronica certificata, detta PEC.

palazzo della pubblica amministrazione
L'ufficialità

La PEC è un servizio che ad oggi non esiste se non nello schema di decreto del Presidente della Repubblica ed ha lo scopo di fornire al servizio di trasmissione dei documenti digitali quelle garanzie e certezze che oggi il senso comune associa alle raccomandate con ricevuta di ritorno.

Lo schema di decreto fornisce le disposizioni per l'uso della PEC e rimanda ad un regolamento tecnico le disposizioni per la realizzazione del servizio.

Il tutto nasce da una esigenza legata al mondo della carta che legava a questo millenario supporto tutte le caratteristiche fisiche ed i criteri atti a dimostrare la legalità, l'ufficialità, l'autenticità, ... : per questo si utilizzano ancora oggi filigrane, timbri, inchiostri e carta speciali e così via.

timbro
Il timbro c'è anche se non si vede

La digitalizzazione rende evanescenti tutte queste peculiarità e, per ricreare questi strumenti di certezza, il nostro legislatore ha ridefinito nel mondo digitale gli equivalenti timbri digitali e per questo ha unito alla firma digitale, la posta elettronica ed un messaggio di ritorno costruito con logiche alquanto bizantine.

Il meccanismo adombrato dal dispositivo di legge non è di facile ed immediata comprensione, ma soprattutto rischia di far perdere allo strumento della posta elettronica quella caratteristica di semplicità ed immediatezza che le è proprio.

Ad oggi, la semplice posta elettronica (nota 1) è usata per lo scambio di documenti inseriti come allegati, magari in formati non modificabili dal destinatario. Spesso viene anche utilizzata la ricevuta di ritorno, una opzione disponibile che può essere abilitata o meno dallo stesso mittente.

Attraverso la norma, il legislatore ha blindato la posta elettronica in uno schema rigido e codificato anche attraverso l'uso di apposite strutture tecnologiche per garantire la non manomissione, la certezza della data ed ora sia dell'invio sia della consegna del plico elettronico, come anche la documentabilità del suo contenuto.

Si è così voluto creare un marchingegno che fornisca in modo totalitario, unico ed univoco tutte le garanzie possibili, equivalenti al cartaceo, sulla trasmissione della posta, sul suo contenuto, sulla sua autenticità, sulla certezza del mittente, sulla ricevuta di ritorno che nello schema di decreto assume la definizione di messaggio di ritorno.

La domanda sembra semplice e banale: perchè? In realtà essa si estrinseca in una serie di domande che portano alla razionalizzazione del perchè si fa o non si fa una cosa, del perchè si fa in un modo piuttosto che in un altro, ... quale è stata la motivazione od il problema che in origine hanno richiesto la procedura specifica e precisa che oggi utilizziamo senza neanche rifletterci?

Ma siamo sicuri che la PEC sia il meccanismo più adeguato per ottenere il risultato desiderato? Era necessario forzare lo strumento digitale a lavorare con criteri legati alla logica cartacea, ossia tutte le garanzie in blocco su un unico oggetto?

uomo che invia posta in un lampo
L'immediatezza della comunicazione

O forse sarebbe più facile separare, come è per il mondo digitale, il concetto di documento da quello del suo trasporto? In fin dei conti, il documento è una entità a se stante, che ha valore indipendentemente dalla sua trasmissione o meno. Ed il trasporto è legato a parametri temporali che nulla hanno a che vedere con quelli legati al documento.

Quale allora il significato di PEC?

C'è da chiedersi se il meccanismo ideato rappresenti l'unica risposta possibile alle esigenze amministrative della Pubblica Amministrazione o non siano proponibili soluzioni più snelle e semplici, ma che nulla tolgano all'efficacia desiderata.

Per saperne di più

Sito Titolo URL
Innovazione e Tecnologie Codice della PA digitalizzata http://www.innovazione.gov.it/ita/news/codice_amm_dig.shtml
Interlex Anno IX - N. 311 - 10 febbraio 2005 http://www.interlex.it/
Interlex Posta certificata: luci, ombre ed effetti collaterali di Andrea Monti http://www.interlex.it/docdigit/amonti77.htm

 


(*) Dirigente informatico presso il Dipartimento per le Politiche Fiscali del Ministero Economia e Finanze (torna al testo)

(Nota 1)

Vedi Zuanelli E. et al. (a cura di, 2004), Manuale di economia della conoscenza, Editore Colombo, Roma (torna al testo)

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